È oramai assodato che la responsabilità sociale d’impresa (CSR) rappresenti un contributo delle aziende allo sviluppo sostenibile. Ne consegue un progressivo e crescente sviluppo di standard certificabili e non certificabili, la cui scelta di adozione richiede un minimo di cultura sul tema. Per orientarsi in questa “giungla” è necessario, in primo luogo, fare i conti con i propri bisogni, con la visione strategica a medio e lungo termine in relazione alle tendenze di mercato, ma anche con lo status quo dell’azienda dal punto di vista organizzativo e culturale. Accade che un’azienda vuole disporre di una o più certificazioni per cogliere pienamente i vantaggi che esse possono portare quale valore aggiunto a livello di competitività e immagine.
Ma quale delle certificazioni è la più adeguata a un’organizzazione nel contesto in cui essa opera?
L’adozione di standard ISO e loro certificazione è una scelta strategica. Se la loro implementazione avviene con convinzione e consapevolezza, può innescare una virtuosa trasformazione organizzativa e culturale delle organizzazioni e della loro catena di fornitura. È pertanto importante che i vertici aziendali guidino questa scelta con senso di responsabilità e consapevolezza.
La “Guida alle certificazioni per la sostenibilità” si propone di fare chiarezza sul tema e di fornire spunti pratici, utili a chi decide di intraprendere un percorso di certificazione a sostegno delle buone pratiche di CSR, attraverso una descrizione delle principali norme di gestione volontarie.
Responsabilità Sociale di Impresa (CSR) e certificazioni volontarie (versione digitale 1.8 MB)
Responsabilità Sociale di Impresa (CSR) e certificazioni volontarie (versione stampabile 7.1 MB)